Una Executive Assistant Italiana in Arabia Saudita, con Angela Alfieri

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Angela si laurea in Politiche Internazionali a Perugia e si trasferisce poco dopo a Boston per il nuovo lavoro del marito. Inizia per Angela un’avventura di crescita personale e professionale che la portera’ ad attraversare l’oceano ed il Mediterraneo piu’ di una volta. Dai primi lavori per imparare la lingua arriva poi a ricoprire ruoli di rilievo come Project Coordinator ed Executive Assistant presso la King Abdullah University of Science & Technology (KAUST) in Thuwal, Saudi Arabia.

Nel frattempo cresce anche due figli a cavallo di culture: i cosi’ detti Ragazzi di Cultura Terza.

 

Gli inizi: la prima avventura all’estero di Angela

Angela si trasferisce negli Stati Uniti dopo la laurea in Politica Internazionale, quando suo marito ottiene un fellowship per un dottorato.

Ma Angela non parla l’Inglese, quindi decide di iscriversi ad un corso,  ma nel frattempo un’opportunita’ lavorativa di fortuna la butta dritta nella realta’ quotidiana locale.

Come quando si viene buttati in acqua senza saper troppo nuotare, Angela accetta l’offerta di lavoro con entusiasmo ed impara in fretta non solo la lingua ma anche il mestiere, tanto che riceve un contratto, e viene mandata a fare formazione negli altri stores della catena di laundry. 

 L’esperienza non e’ esente da difficolta’ tanto che il suo capo per spronarla a praticare la lingua le affida il ruolo di servizio clienti senza assistenza.

Nonostante questo inizio intenso, l’esperienza e’ molto positiva, infatti Angela afferma:” 

il primo adattamento che ho vissuto è stato a Boston, che è una città che io io adoro. E’ stato il posto dove mi sono sentita di più a casa perché poi ho imparato ad andare in giro a conoscere la città, ho conosciuto un sacco di gente, il mio inglese è migliorato, il fatto di avere un lavoro mi faceva anche sentire abbastanza indipendente. Non dipendevo sempre da mio marito in tutte le cose”.

Il rientro in Europa e l’allargamento della famiglia

Il secondo trasferimento, in Svizzera, e’ stata diverso.

Viveva al confine con la Francia ed Angela parlava francese, quindi non ha avuto la barriera linguistica dell’esperienza precedente. Durante questa permanenza la famiglia si allarga ed Angela partorisce i suoi due figli.

Al rientro in Italia il primo pensiero di Angela e’ trovare un lavoro che le piaccia: inizia una nuova mansione in un negozio di ottica con un contratto a tempo determinato.

Ma una nuova occasione si presenta per Angela: un’amica le offre una mansione nella ristorazione.  Esperienza positiva anche questa visto che ANgela ama il contatto col pubblico e la socialita’. 

Si susseguono un nuovo ruolo a Boston per il marito di Angela, poi l’Italia, e poi un’offerta di lavoro in Arabia Saudita.

Un trasferimento in una cultura molto diversa

Angela manda in avanscoperta il marito perche’ sulle prime non sapeva se la cultura cosi’ diversa da quella Italiana, il clima ed altre diversita’ avrebbero potuto influenzare l’esperienza di trasferimento di tutta la famiglia in maniera significativa.

Quando Angela decide di trasferirsi con la famiglia, la risposta della famiglia la sorprende:  i figli si trovano molto bene a scuola, il clima estivo tutto l’anno, la sicurezza dell’ambiente in cui vivevano.

Angela decide allora di cercare lavoro. Non tarda a trovare lavoro per un centro di ricerca, e ci rimarrà per 7 anni.

Il periodo della pandemia

Durante la pandemia una nuova svolta si pone per Angela e la sua famiglia. Il marito torna negli Stati Uniti e il resto della famiglia transita in Italia per aspettare il visto. Ci rimarra’ per due anni: bloccata dalle complicazioni del Covid. 

Come molti durante quel periodo difficile, Angela aveva sofferto di assenza di routine e struttura. I figli soffrivano l’isolamento dato dall’educazione online, dove l’unica interazione era coi professori, ma non con i compagni di classe.

I figli propongono alla mamma di tornare in Arabia Saudita. Angela trova questa proposta bizzarra, e per curiosità guarda gli annunci di lavoro. QUasi per scherzo risponde ad un annuncio, ma viene prontamente chiamata, e riceve il contratto di lavoro in breve tempo. 

Tutto questo e’ successo l’indomani di aver ricevuto il Visto per la California.

Ma i figli vogliono tornare in Arabia Saudita, terminare il loro percorso di studi piuttosto che ricominciare tutto da capo in California, paese dove non sono mai stati.

Angela ha una nuova ed entusiasmante opportunita’ di lavoro che la attende, ma non e’ felice di trasferirsi senza il marito. 

Scesa dall’aereo dice a se’ stessa:”Ma che ho fatto? Ho fatto una cazzata! Ma io dovevo essere su un’aereo per la California” mentre i bambini saltavano di felicita’.

Angela soppesa la difficoltà di questa decisione presa e di questa nuova fase.

Riflette sulla difficoltà di ricominciare. 

L’idea che tu sei sempre li’ pronta a partire, tengo le valigie vicino alla porta” .Il distacco famiglia, riadattare a nuovi posti, fare un lavoro che magari non e’ esattamente quello che si desidera, ricostruire la rete sociale.

Dopo diversi anni questo ciclo di rinnovamento diventa difficile e pesante emotivamente.

Punti di forza di Angela

Forza del carattere di Angela. Capacita’ di adattarsi, positivita’.

La vita da espatriati non e’ facile e non e’ per tutti.

Le scelte che facciamo quando ci sono i figli sono dettate dalle loro priorita’, andando incontro a sacrifici.

Espatriare con i figli e la loro opinione 

“Mi sembrava molto ingiusto non coinvolgerli nella scelta della nostra prossima destinazione” dice Angela. 

Certe fasi della vita sociale e scolastica dei figli sono delicate. Le transizioni, il trasferimento, il curriculum scolastico, la mentalita’, la didattica sono spesso gli ostacoli di chi abbraccia questo stile di vita quando si trovano a dover cambiare paese.

I figli hanno sicuramente voce in capitolo vista la vita cui vengono esposti. 

L’importanza di lavorare ad un piano familiare

Coaching TIP

Sara suggerisce di pianificare a priori e discutere prima fra genitori e poi con i figli, quando l’eta’ e’ adeguata, quali sono gli obiettivi di ogni trasferimento.

Ogni missione deve poter contemplare obiettivi professionali del o dei genitori che lavorano, scolastici dei figli, e personali come famiglia.

Bisogna sicuramente discutere di esperienze che ogni membro e la famiglia insieme, puo’ fare in una determinata localita’.

La lingua, la sicurezza del paese, il clima, l’accesso a servizi specifici di cui i membri della famiglia potrebbero avere necessita’, la cultura, sono tutti pezzi del puzzle da costruire insieme. 

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Il ruolo della donna e la sua indipendenza

Angela non ha avuto difficoltà a far emergere i suoi talenti ed affinare le sue competenze.

Lei consiglia di “buttarsi”. Nonostante non traspaia dal suo piglio entusiastico, Angela confessa di essere insicura.

Il marito l’ha incoraggiata a cogliere l’opportunita’ e spronata, nonostante l’incertezza.

Provare, permette di scoprire i propri limiti e misurarsi.

Viaggiare non e’ soltato “andare in vacanza” dice Angela, vivi in contesti differenti permette di misurarsi con coraggio” 

Coraggio di darsi delle possibilita’, non abbiamo solo una possibilita’. 

Accettare la non linearità della vita e della carriera. Soprattutto nella vita di una donna, che spesso a causa della maternità deve accettare cambi di percorsi.

Project coordinator ed Executive Assistant sono due ruoli che Angela ha avuto il coraggio di esplorare ed imparare con l’esperienza. Il ruolo della Project Manager di Angela e’ stato fondamentale per la sua crescita professionale. 

Il ruolo del mentore professionale e’ una figura di accompagnamento che ci permette di progredire ed avanzare nella carriera con un supporto definito.

Angela e’ grata dell’ambiente di lavoro favorevole.

Senza le difficolta’, opportunita’ o un buon mentore non sempre avviene quel processo di crescita che difficilmente sceglieremmo in autonomia.

L’integrazione culturale e l’avvicinamento al paese ospite

Angela ci spiega che dopo aver conosciuto la popolazione locale, ha rivisto i suoi primi timori legati alla diversità culturale. Angela ha trovato molte similitudini nei valori della cultura dell’Arabia Saudita con quelli dell’Italia come l’importanza della famiglia e dei legami sociali. Senza aver vissuto in prima persona queste esperienze, senza aver avuto la voglia di scoprire la cultura ospite nel rispetto delle regole locali, l’integrazione di Angela non sarebbe stata così piacevole.

Sconfiggere le paure e raggiungere nuovi lidi

Angela afferma che le sue paure l’hanno sempre limitata nelle scelte. Quando ha capito che provare qualcosa che non avrebbe mai intrapreso se non incoraggiata da altri, ha rivalutato l’importanza di abbracciare un approccio più aperto e possibilista nella sua vita.

E’ riuscita anche a capire che condividere sia i timori che i risultati delle sue esperienze l’ha aiutata ulteriormente a non sentirsi sola nel portare il peso delle difficolta’ di una vita personale e lavorativa all’estero.

DOVE TROVARE ANGELA

Angela ha gentilmente messo a disposizione la sua email privata nel caso qualcuno voglia contattarla: alfieria77 @ gmail.com 

 

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